venerdì 24 dicembre 2010



E' la vigilia di Natale.
Tutte le città sono illuminate con lampadine che dovrebbero scaldare i cuori.
Le persone avvolte in sciarpe di lana arrancano per cercare gli ultimi regali.
Le famiglie si stringono intorno a caminetti accesi e guardano alberelli luminosi non conoscendone nemmeno il significato.
Le coppie si scambiano inutili regali fatti col cuore.
Una mamma ascolta il respiro del suo bimbo che riposa nella culla.
Qualcuno coglie l'occasione per impacchettare il proprio cuore, strappandoselo dal petto, per regalarlo alla persona più importante della sua vita.
Altri ricevono proposte inaspettate.
I bambini, insonni, aspettano con ansia di sentire lo scampanellio della slitta di Babbo Natale.
Un lieve velo sembra essersi posato dolcemente su tutto.
Una strana calma sta stritolando il mondo che, apparentemente felice, aspetta il Natale.
..E tra 6470818671 persone ci sono io. Che in questo preciso istante piango lacrime amare. Lacrime che sanno ancora una volta di Te. Lacrime che vogliono rompere gli argini dell'autocontrollo, che vogliono vedere la luce, vogliono scendere lente sulle guance ed infrangersi sul pavimento.
Adesso che il tuo profumo si è mischiato al suo, adesso che il tuo cuore ha un nuovo motivo per battere, adesso che sei più che mai lontano da me..  
Ti Auguro Un Felice Natale.


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