martedì 27 dicembre 2011

Vorrei essere un poeta,

comporre musica con parole,
poter scrivere per ore
di un cappello su di un tavolo.
Saper usare le rime
come l'Alighieri,
ABBA; ABAB; ABCDEFGH...
Vorrei provocare, brividi, sorrisi, rabbia
con pensieri inutili
scritti su fogli di carta igenica.
Saper disegnare parole pronunciate da amici invisibili.
Vorre fare il poeta.

4tu - c'è che a volte hai paura... (monologo)


C’è che a volte hai paura… - 4tu
C’è che a volte hai paura.. e quel “niente” che dici scocciato a chi ti chiede cos’hai è in realtà un mondo sommerso di domande che ormai conosci a memoria senza neanche averle “studiate..”. C’è che hai paura di deludere le aspettative.. Che poi dovremo fregarcene del giudizio degli altri ce lo diciamo spesso, ma a parole siamo tutti dottori istruiti, ne fatti tutti ripetenti patentati.. C’è che hai paura del futuro.. Già.. Hai sempre detto domani domani domani ma un giorno ti accorgi che quel domani l’hai passato da un pezzo ma tu chissà come mai, hai sempre lo stesso vestito addosso.. Prima o poi tornerà di moda, te lo ripeti spesso.. Ci credi? Mica tanto.. C’è che non capisci perchè il mondo va in un senso e tu invece sempre consapevolmente dal lato opposto.. C’è che è strano pensare che da bambino non vedi l’ora di diventare adulto, avere una macchina, essere indipendente e quando lo sei.. Vorresti tornare indietro all’istante o bloccare il tempo.. Perchè tutt’ora dipendiamo da tutto.. Solo che allora non ci presentavano mai il conto.. Ora invece ti dicono che sognare ha un suo prezzo.. E lo paghi facendo un mutuo con la vita.. Tu le dai in pegno la tua felicità e lei in cambio ti mette davanti una lunga salita.. E c’è che qualche volta ti capita di pensare che mica hai fatto un grande affare.. E smetti di correre.. Per un secondo.. Giusto il tempo di dire “Non mollo!”.. E succede che una mattina ti svegli sorridente e quel “perchè?” con cui hai preso sonno si trasforma in un CHE.. Già.. Pensi CHE finalmente c’è un bel sole.. Anzi, c’è sempre stato anche quando non lo vedevi, eri troppo impegnato a lamentarti per capire che bastava solo che ti girassi.. Pensi CHE a volte se non trovi le risposte è semplicemente perchè non ci sono.. “va così” e basta..cosa? La vita! Ma se passi troppo tempo a capirla smetti anche di amarla.. Smetti anche di amarti e questo è il problema.. Pensi CHE non ti importa più se è giusto o sbagliato.. E' successo! Stop!.. Hai perso? Certo.. Fin troppo tempo! Hai vinto? Si, un giorno nuovo in cui di volere la ragione dalla mia parte ho smesso.. Mi prendo senza problemi tutto il torto e torno a usare la fantasia nell’unico modo corretto.. Per costruire il futuro invece che correggere il passato.. Alla fine penso CHE è solo questione di “accenti” messi nel posto sbagliato.. Parole simili, significato diverso.. Non più PERCHE'.. Ma solo PER.. Me stesso!!

…e si riprende il viaggio verso la luna.... Cari sognatori, ci vedremo in cima….

lunedì 26 dicembre 2011

Prendo una sedia e la posiziono davanti ad una parete bianca,
la guardo un po' e aspetto.
Le luci si abbassano ed inizia il film.
Il tuo viso sorridente appare nitido su di uno sfondo immobile,
ridi e ti muovi a rallentatore,
come in un film muto di sessant'anni fa.
Salti,
corri
e fai piroette,
compri un fiore
e giri attorno ad un lampione spento,
suoni un campanello,
lei si affaccia al balcone
ti manda un bacio.
Le lanci il fiore,
improvvisi una muta serenata.
Nessun fine primo tempo, niente pop-corn nè coca-cola,
solo un film muto.
Le luci si riaccendono, rimetto la sedia al suo posto
e dipingo la aprete di nero.